Offerte per: Dirupi

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2019; Alcol: 14%; Giudizio di Tannico: 90pt;

Il Valtellina Superiore Riserva Grumello “Dossi Salati” della tenuta Dirupi è una magnifica espressione di nebbiolo di montagna, che restituisce tutto il fascino di uno straordinario terroir. Le forti escursioni termiche dell’altitudine e i terreni pietrosi, contribuiscono a portare a maturazione uve con un profilo aromatico intenso e raffinato. Il lungo affinamento in legno, contribuisce a smussare le asperità giovanili del vitigno, regalando un sorso armonioso ed equilibrato. Il bouquet floreale, delicatamente fruttato e speziato, regala un’esperienza gustativa di alto livello. “Dossi Salati” Valtellina Superiore Riserva Grumello nasce in piccola realtà di carattere artigianale, fondata da due amici enologi. La cantina Dirupi coltiva 7 ettari, suddivisi in molte piccole parcelle situate in 20 diverse aree della denominazione. Le vigne si trovano a un’altitudine compresa tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare, su pendii scoscesi terrazzati con muretti a secco. La filosofia della tenuta è da sempre orientata alla valorizzazione del territorio e alla produzione di vini di alto livello qualitativo, freschi ed eleganti. Le uve provengono da una singola parcella di Nebbiolo particolarmente vocata, la Vigna Dossi Salati, situata a un’altitudine compresa tra i 530 e i 570 metri sul livello del mare. Al termine della vendemmia manuale, i migliori grappoli sono avviati a una fermentazione in tini di rovere con una macerazione sulle bucce di circa un mese. Il vino matura in botti da 20 ettolitri per 24 mesi e completa poi l’affinamento in bottiglia. Il rosso Valtellina Superiore Riserva Grumello “Dossi Salati” di Dirupi è un’eccellente etichetta di Nebbiolo in purezza, dedicata a chi ama i vini connotati da una viva tensione espressiva, limpidi e minerali. Alla vista si presenta di un bel rosso rubino chiaro con leggeri riflessi color granato. Fine ed elegante, esprime all’olfatto profumi di violetta, fiori essiccati, erbe officinali, lievi sensazioni speziate, su un sottofondo di piccoli frutti a bacca rossa. Di buona struttura, ha una tessitura tannica fitta e matura, con aromi complessi e ricchi, che accompagnano verso un finale sapido, fresco e molto persistente.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2022; Alcol: 13%; Giudizio di Tannico: 86pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2021; Alcol: 13.5%; Giudizio di Tannico: 92pt;

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 16/18 °C; Annata: 2021; Alcol: 15.5%; Giudizio di Tannico: 90pt;

Il Rosato Alpi Retiche della cantina Dirupi s’inserisce nel panorama dei rosé dal carattere territoriale, che sono nati nell’ultimo decennio anche fuori dalle denominazioni che da sempre si sono orientate verso questa tipologia di vini. È realizzato con Nebbiolo in purezza, il vitigno a bacca rossa più coltivato nel territorio, che grazie alla sua naturale freschezza e alla delicatezza dei suoi aromi è particolarmente adatto a una vinificazione in rosato. Lontano dalla diafana moda dominante di stile provenzale, il vino mette in luce una buona struttura e persistenza aromatica, che rendono il sorso intenso e persistente. L’Alpi Retiche Rosato di Dirupi vede la luce in un territorio suggestivo e affascinante. La Valtellina è una delle pochissime vallate alpine con un orientamento da est a ovest, che consente d’avere un versante perfettamente esposto a mezzogiorno. Il clima mite e soleggiato e la freschezza dell’altitudine, creano un habitat ideale per la coltivazione del Nebbiolo, che da secoli dimora in queste terre di montagna. I vigneti sono suddivisi in molte parcelle che complessivamente coprono 7 ettari, situati a un’altitudine compresa tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare. Le uve di Nebbiolo vengono vendemmiate con un leggero anticipo per preservare la freschezza indispensabile per realizzare un grande rosé. I grappoli sono pressati in modo molto soffice, con un breve contatto con le bucce, e il mosto fiore viene poi vinificato in bianco con una fermentazione in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Prima dell’imbottigliamento, è previsto un affinamento in vasche d’acciaio per qualche mese. Il Rosato Alpi Retiche della cantina valdostana Dirupi è un rosé che ben rappresenta il carattere dell’ambiente alpino in cui viene prodotto. Nel calice si presenta di un colore rosa chiaro luminoso. Il bouquet è connotato da profumi floreali, aromi agrumati, di melagrana, lamponi, ribes rosso, fragoline di bosco e sfumature di erbe aromatiche. Armonioso e fragrante, regala un sorso fruttato, delicato e sapido, che anticipa un finale molto fresco e di buona persistenza gustativa. Per le sue caratteristiche, è un rosato dal volto gastronomico, che a tavola si abbina molto bene con primi piatti al pomodoro, con gamberi o scampi, guazzetti di mare o semplicemente con un tagliere di salumi.

Il Valtellina Superiore Riserva Grumello è un ritratto onesto ed essenziale della Valtellina, dipinto dalla mano della cantina Dirupi. L’obiettivo della cantina è quello di produrre un vino che possa esprimere a fondo il territorio, senza dover ricorrere alla vinificazione di uve appassite come accade per lo Sforzato. L’altissimo livello qualitativo si ottiene con una cura che è doveroso definire amorevole e appassionata. Essendo strutturato nei tipici terrazzamenti suddivisi da muretti a secco, i vigneti sono lavorabili solo manualmente, come accade per la quasi totalità degli appezzamenti locali. Impossibile avvalersi di trattori e di mezzi a motore, sia per le pratiche colturali che per il trasporto delle cassette durante la vendemmia. Il vigneto che Dirupi vota alla produzione del Valtellina Superiore Riserva si colloca ad una media di 550 metri di altitudine e si compone di diversi cloni storici di Nebbiolo, chiamato localmente Chiavennasca. Ciò assicura un’ottimale maturazione delle uve e l’espressione variegata e sfaccettata di questo vitigno, tanto complesso ed austero quanto fine ed affascinante. Le uve del Valtellina Superiore Riserva Grumello vengono selezionate con il massimo rigore al fine di ottenere delle rese quantitativamente molto basse, ma dotate di un profilo qualitativo decisamente elevato. La durata di macerazione sulle bucce, in presenza anche dei vinaccioli, è molto lunga. Alle fasi di fermentazione segue un affinamento in legno di almeno 24 mesi all’interno di una botte grande di rovere Allier da 20 ettolitri. La Riserva Grumello ha una veste rosso rubino che non cela dei vivi riflessi di colore granato. Il profumo colpisce innanzitutto per la finezza e per l’eleganza, che impreziosiscono una personalità decisa e affascinante. Dapprima libera sentori di frutta rossa e di violetta per poi aprirsi in un corredo speziato con note tostate, che virano talvolta su rimandi di cuoio. Al gusto si rintraccia un grande equilibrio tra struttura e freschezza. Il tannino setoso e levigato ne conferma la classe. Il desiderio di Dirupi, con questo Valtellina Superiore Riserva, è quello di lasciar parlare l’uva da sola. L’ascoltatore attento ne saprà cogliere tutti i racconti.

Il Valtellina Superiore Dirupi è una delle espressioni più vivide e cangianti dell'intera tipologia, in cui la qualità del frutto delle vigne centenarie emerge in tutto il suo splendore. L'espressione viticoltura eroica assume accezioni diverse a seconda delle reali condizioni di lavoro con cui un vignaiolo si confronta ogni giorno, ed è per questo che nel caso della cantina Dirupi, valga l'espressione nomen omen. Pendenze impressionanti, in cui il faticoso lavoro di valorizzazione intrapreso da Pierpaolo Di Franco e Davide Fasolini trova gratificazione nel poter disporre di viti di Chiavennasca ultracentenarie, capaci di dare frutti di incredibile qualità quando messe nelle condizioni adatte per farlo. I liquidi ottenuti, figli anche di un’agricoltura sensibile e avveduta, possiedono una definizione stilistica ed una nitidezza davvero invidiabili, e sono indubbiamente tra le espressioni più godibili e coinvolgenti nelle rispettive tipologie. Uno dei veri volti della Valtellina. Il Dirupi Valtellina Superiore è ottenuto da un’espressione di Chiavennasca in purezza, nome locale dato al Nebbiolo, ottenuto da viti molto vecchie site su terrazzamenti, con pendenza variabili tra il 30-70%, e caratterizzati da terreni morenici ricchi di sabbie. In vigna, come già accennato, si lavora il più rispettosamente possibile, anche a scopo di preservare il patrimonio di vigne vecchie, ed in cantina si procede con fermentazione alcolica in acciaio con lunga macerazione di 25-30 giorni ed affinamento di 12 mesi in botti di rovere francese da 20-35 Hl. Il vino Valtellina Superiore si presenta nel calice con la tipica veste rubina che vira verso il granato. Naso splendido, dove la finezza del Nebbiolo si unisce alla consueta solarità delle espressioni locali, e permette al liquido di proporre in sequenza richiami alla ciliegia, alla scorza d'arancia, alla rosa canina e a richiami boschivi. Sorso sinuoso ed avvolgente, perfettamente in equilibrio tra corpo, freschezza e finissima grana tannica. Un rosso delizioso.

Il testo si propone, almeno in apparenza, come un romanzo giallo, ambientato ai giorni nostri, prevalentemente in suggestivi luoghi della costa toscana. Le indagini, coordinate dal commissario Licata, persona equilibrata e colta, già protagonista di un precedente romanzo dell'autrice (La consistenza del diavolo, L'Espresso 2011), portano alla luce, attraverso un ordito di relazioni interpersonali e profili psicologici, gli effetti devastanti dell'irrazionalità umana in cui possono far precipitare, come da un dirupo, emozioni non consapevolmente filtrate, ma subite passivamente.

6 Bt Valtellina Doc " Ole' " 2022 Dirupi

Dirupi. Un Giallo Filosofico - Bascelli Renata - Clinamen

Una ridda di voci, volti e personaggi che sembrano scavati \"nel legno e nella pietra\", folli ed eroici, sobri e bevuti, ammiccanti tra boschi, dirupi montani e panche d'osteria. In queste indimenticabili pagine corrono insieme la Vita e la Morte, la buffoneria e la tragicità, la scabra quotidianità e i colori, talora cupi, della leggenda.

Collodi, Toscana. Inverno 2009. Piove a dirotto: Michele, 23 anni, perde il controllo dell’auto su cui sta viaggiando e precipita giù per un dirupo. Ne esce completamente illeso, ma nello stesso momento un’altra persona viene colta da un malore fatale. Con questa premessa, Michele e i suoi migliori amici di infanzia si incontrano dopo anni, rievocando ricordi e spettri (veri o presunti) del proprio passato. Tale percorso tortuoso li porterà a riflettere sulla nostalgia, sulla paura, sull’amore, sull’infanzia, sulla crescita, sulla depressione, sulla felicità e sulla morte e su ciò che accadde nella torrida estate 2003. Un racconto ibrido, corale, carico di tensione e di mistero, ma anche di tenerezza e di comicità. Una finestra aperta sul piccolo mondo innocente di quella generazione “di mezzo” cresciuta a cavallo del millennio tra musica, cotte e le ultime scorribande in bici e nei boschi prima della dittatura di Internet.

Quando un gruppetto di ragazze adolescenti sparisce durante una gita scolastica nella natura selvaggia della Tasmania, gli abitanti di Limestone Creek entrano immediatamente in uno stato di allerta. Negli anni Ottanta, cinque ragazze scomparvero tra quei pericolosi dirupi e la leggenda del cosiddetto “Uomo Affamato” perseguita ancora gli abitanti del luogo. Jordan Murphy, spacciatore locale e padre di Jasmine, una delle studentesse disperse, è il primo a essere sospettato. Ma il detective Con Badenhorst sa che in una città come questa – con poliziotti corrotti, politica di provincia e una teenager famosa su Youtube – tutti hanno dei segreti da nascondere, e mentire è parte della loro stessa natura. Cos’è successo in cima a quelle rocce? Qualcuno sa come sono andate realmente le cose; ammesso che le leggende del posto non si rivelino vere... Un luogo esotico, impervio e inesplorato fa da cornice a una storia dove pericolosa è sì la natura dell’isola, ma anche quella degli uomini che la abitano.

\"Capri non è solo storia: le ville imperiali e il gotico cistercense, la splendida architettura seicentesca, il cauto modernismo eclettico di Villa Fersen e il secco funzionalismo di Villa Malaparte; non è solo Natura: le grotte sedi di riti magici e misterici, gli scoscesi dirupi delle rocce dolomitiche, il profumo del lentischio e l'intenso aroma delle ginestre. Capri è impastata di memorie e di presenze che hanno intriso ogni angolo. Grazie a questo amalgama di immaginario, di fantastico e di reale, nel corso dei secoli l'isola è divenuta un luogo speciale.\"

PROSECCO DI VALDOBBIADENE SUPERIORE ANDREOLA 'DIRUPO' EXTRA DRY 2022 Bottiglia 75 cl

Con circa 5500 specie a livello mondiale, i mammiferi sono presenti in tutti i continenti e in tutti gli ambienti, acquatici e terrestri. Tra i mammiferi ci sono specie erbivore, frugivore, carnivore, onnivore, specie in grado di correre in ambienti aperti, inerpicarsi tra i dirupi, scavare sotto terra, nuotare e persino volare. Ci sono mammiferi che ci inteneriscono, altri che incutono terrore o ripulsa e molti altri di cui quasi non ci accorgiamo. Ci sono specie allevate in milioni di esemplari per la nostra alimentazione, o per il nostro benessere materiale, e altre che sono allevate per diletto e, in alcuni casi, sono considerate tra i migliori amici dell'uomo, coccolate o quasi idolatrate, come ai tempi dell'antico Egitto. Nei primi capitoli del volume Mammiferi Terrestri d'Italia sono descritte ben 111 specie e trattate 12 specie occasionali, segnalate poche volte, o aliene e non ancora acclimatate. Seguono poi elementi di tricologia e l'atlante dei peli. Gli ordini trattati sono introdotti da brevi note di sistematica, anatomia o distribuzione. Le numerose illustrazioni riguardano sia i caratteri esterni, sia quelli craniali, trattati in una specifica, successiva sezione.

Notte del 6 gennaio 1945. Le ruote infuocate di un rito pagano volano dai dirupi di uno sperduto paese della Carnia e i boscaioli maghi del falò ne usano la voce per suggerire un'impossibile storia d'amore. Sono i fuochi dell'Epifania, ma questa volta al posto dei Re Magi sono arrivati cosacchi e ufficiali nazisti, che battono i monti cacciando i partigiani come selvaggina. Intanto, a Trieste si consuma la deportazione degli ebrei. Speterbong, o San Pietro, è terra di frontiera dove Germania e Italia si dividono le anime, Cristo spartisce le preghiere con gli spiriti dei boschi e la costruzione di una grande chiesa nasconde un mistero. Gli abitanti del luogo si dicono italianissimi, ma parlano un dialetto strano che sembra tedesco. Tutti, sia di qua che di là del confine, li hanno sempre chiamati bastardi, eppure accolgono un veneto come Alvise, disertore dall'esercito di Mussolini, come un fratello. Il forestiero finirà per diventare ignaro complice del curato e del suo segreto di guerra che sarà svelato trent'anni dopo, il 6 maggio 1976, la sera del terremoto del Friuli. Un romanzo sospeso tra storia e mito, virtù e vergogna, bene e dubbio.

Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Extra Dry “Dirupo” di Andreola nasce a Col San Martino in provincia di Treviso. La cantina fu fondata nel 1984 da Nazzareno Pola che decise di assecondare la sua passione per il mondo del vino, lavorando le terre della DOCG Valdobbiadene con consapevolezza e attenzione ai dettagli. L’attività fu rilevata dopo alcuni anni dal figlio di Nazzareno, Stefano, il quale è convinto che solo coniugando metodo tradizionali e moderne tecnologie sia possibile valorizzare la materia prima e tramandare alle generazioni future un metodo di lavoro efficiente. Nel 2009 Stefano lanciò la linea Docg con un nuovo design delle bottiglie e del marchio aziendale, unitamente a una revisione del materiale e dello stile del packaging. Oggi la cantina è conosciuta a livello internazionale, grazie ai suoi prodotti di grande qualità. Le uve Gelra, Bianchetta e Perera del Prosecco di Valdobbiadene Superiore Extra Dry “Dirupo” di Andreola sono coltivate rispettando le naturali fasi di crescita e sviluppo, dando loro la possibilità di esprimere le caratteristiche intrinseche per un prodotto finale raffinato ed elegante. La viticoltura può essere definita eroica, dal momento che ogni attività in vigna viene svolta manualmente e le vigne sorgono su ripide colline, risultato dell’azione di ghiacciai antichi. L’esposizione è a sud, posizione che garantisce ottima presenza del sole per una completa maturazione delle uve al momento della vendemmia; il suolo è sabbioso e con una consistente presenza di argilla per vini dal carattere deciso. Ultimata la raccolta delle uve tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, in cantina si verifica la vinificazione in bianco con pressatura soffice; rifermenta in bottiglia secondo il Metodo Martinotti e affina sui lieviti per circa 3 mesi. Il colore del Prosecco di Valdobbiadene Superiore Extra Dry “Dirupo” di Andreola è un giallo paglierino con riflessi intensi e un perlage elegante, fine e delicatamente persistente. Al naso si avvertono sentori di biancospino, fiori di acacia, frutta a polpa bianca come la mela e la pera e sul finale leggere note agrumate. Al palato risulta deciso, delicato e cremoso con una buona persistenza che invoglia calice dopo calice. In abbinamento è consigliato con piatti a base di tartare di pesce crudo, sushi e sashimi, crostacei e molluschi; interessante anche con fritture di mare e formaggi freschi di latte vaccino. Ottimo per aperitivi piacevoli in riva al mare davanti a tramonti estivi per gustare nel calice sapori genuini e autentici.

Abbracciò le onde lasciandosi cadere nel dirupo... Nelle notti di luna, quando tutto è silenzio, la sua anima dalla cima del promontorio si perde nell'orizzonte lontano. Amos è ancora lì, a espiare i suoi peccati e a proteggere i suoi affetti più cari. Un diario sulla spiaggia riporta alla luce una straordinaria storia sepolta nella sabbia...

Denominazione: Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; Vitigni: glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%; Formato: 1.5l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: NV; Alcol: 11%; Giudizio di Tannico: 89pt;

Denominazione: Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; Vitigni: glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%; Formato: 1.5l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: NV; Alcol: 11%; Giudizio di Tannico: 85pt;

Denominazione: Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; Vitigni: glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%; Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: NV; Alcol: 11%; Giudizio di Tannico: 85pt;

Denominazione: Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; Vitigni: glera 90%, bianchetta 5%, perera 5%; Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: NV; Alcol: 11%; Giudizio di Tannico: 85pt;

Il Pallido Rifugio è una grande casa vittoriana sospesa su una scogliera a picco sull'oceano, dove si ritrovano una ex tennista, un giovane scultore di successo, una madre che ha perso le tracce della figlia e un giovane affetto da una rara malattia che gli rende la pelle blu. Tutti hanno risposto a un annuncio sul giornale, accettando l'invito del fantomatico e irreperibile proprietario della casa, tal Felice Hernandez, a trascorrervi un periodo in cambio della redazione di un diario del loro soggiorno. Tutti hanno i loro motivi per fuggire, per isolarsi in un luogo letteralmente alla fine del mondo. Ma in quella casa persino il tempo sembra scorrere in modo diverso... Sembrano i perfetti ingredienti per una classica storia del mistero, ma qualcosa non torna. Ben presto l'intreccio dei racconti dei protagonisti si rivela un altro e più profondo viaggio, che trascina il lettore nella regione dei fantasmi della mente, nel pozzo delle ferite dell'anima, della sofferenza da cui soltanto può nascere la felicità. O la possibilità di essere almeno qualcosa. Qualcosa più di niente.

La memoria è ritornata. La voce ancora no. La bella Ermia giace nel letto di un ospedale dal giorno di quel terribile incidente in montagna. Ricorda la notte stellata, la discesa sulla neve ghiacciata, il cartello che indicava la pista e poi... il dirupo e il pendolo nel vuoto. E se quella caduta all'apparenza accidentale fosse invece stata pianificata in ogni dettaglio? Mentre Ermia è immobile nel letto, i suoi compagni dichiarano al testardo commissario Lorusso la propria innocenza, e a lei il proprio senso di colpa. Lorusso indaga, muovendosi nello slalom di invidie, gelosie, segreti e tradimenti di quel gruppo di amici che si diceva unito da un patto di eterna fedeltà. E fa affiorare una verità che nessuno avrebbe immaginato.\r\n Età di lettura: da 9 anni.

BURTON FT STRAIGHT CHUTERHey rider, qui trovi in sintesi tutto quello che devi sapere sulla TAVOLA BURTON FT STRAIGHT CHUTER. Quando ti prende quella voglia irrefrenabile di buttarti da un dirupo e farla finita stai attento a non avere sotto i piedi la Straight Chuter, visto che ti salverebbe fregandosene della pendenza dalla quale ti stai buttando. Il suo pane il controllo totale e la velocit se la mangia a colazione, il nuovo missile di Burton per chi gioca duro semplicemente devastante. La costruzione con carbonio a 45 gradi e base sinterizzata WFO ha una tecnologia che nemmeno la stazione spaziale orbitante. Mettiti una tutina e sfonda il muro del suono, oppure vestiti decentemente e buttati da qualsiasi pendio senza temere nulla. I regaz di Burton l'hanno divisa a met per consentirti di esplorare zone dove l'uomo non ha mai messo tavola prima, pucks gi inclusi. Che ricchezza. TAVOLA FT STRAIGHT CHUTER BURTONLa FT STRAIGHT CHUTER e' una TAVOLA da UNISEX di BURTON di utilizzo FREERIDE o CARVING: se il tuo obiettivo e' spingere a velocita' sostenute, piegare come si deve e galleggiare per bene sulla neve fresca, ci siamo in pieno.FT STRAIGHT CHUTER Directional Camber Features: Il rockerone sulla punta ti permette di avere un galleggiamento insuperabile nella neve fresca e una facilit in inserimento curva senza pari. Il camber arretrato invece ti aiuta ad avere pi spinta ed energia in uscita dalle curve oltre ad una migliore stabilit in conduzioneFT STRAIGHT CHUTER Freeride Directional Shape : Questo shape ti permette di avere il feeling di una tavola twin grazie alla posizione centrata degli attacchi rispetto al camber e alla sciancratura, mentre grazie alla direzionalit data dalla differenza tra punta e coda, la tavola ne guadagna tantissimo in galleggiabilit e rapidit nelle curve. Ideale per un utilizzo fuori pista e in pista.FT STRAIGHT CHUTER Directional Flex : Questo flex tende ad aumentare spostandoci nella zona della coda per avere maggior pop e spinta nella zona posteriore, mentre la punta presenta un flex pi morbido che va a beneficiare in controllo e galleggiabilitFT STRAIGHT CHUTER Dragon Fly 600G Core: Disegnando un pattern che rispetti le forze in gioco sulla tavola ed utilizzando essenze a diverse densit possibile ottenere una tavola leggerissima, dal flex ottimizzato a seconda delle zone e dalla risposta sempre reattiva.FT STRAIGHT CHUTER Multizone EDG Core: le parti di core intorno al Channel sono disposte perpendicolarmente all'asse della tavola, permettendo un trasferimento di energia pi efficace ed una migliore tenuta.FT STRAIGHT CHUTER Squeezebox Features: Considerando lo stance classico di una tavola freestyle sagomare le lamine di conseguenza semplice, per ottenere una distribuzione del peso perfetta in ogni situazione ed una risposta precisa e puntuale.FT STRAIGHT CHUTER Carbon Highlights : Degli inserti in carbonio aiutano ad alleggerire il peso complessivo della tavola oltre che ad aumentare la rigidit torsionale....

Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut “Dirupo” è una delle etichette di Andreola, che fa parte della Selezione Stefano Pola. Come suggerisce il nome, nasce in una zona collinare ben esposta e caratterizzata da pendenze molto ripide, che garantiscono una perfetta maturazione delle uve, con aromi intensi e ricchi, ideali per realizzare una versione Brut. È un Prosecco che coniuga un frutto maturo ed espressivo con una notevole freschezza, regalando un armonioso equilibrio al palato e invitando a un nuovo sorso grazie alla limpida componente minerale e salina del finale. “Dirupo” è un Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut della cantina Andreola, uno dei produttori di riferimento dell’area di Valdobbiadene. I vigneti aziendali si trovano nei pressi di Col S. Martino e si estendono su una superficie complessiva di circa 40 ettari. Dirupo è il frutto di uve Glera, Bianchetta e Perera, provenienti da parcelle situate su pendii particolarmente scoscesi e coltivati a un’altitudine di 300 metri sul livello del mare, con una soleggiata esposizione rivolta a mezzogiorno. I terreni sono composti prevalentemente d’argille, che poggiano su profondi substrati di arenaria. Le pendenze costringono a faticose vendemmie manuali tipiche di una viticoltura eroica. I grappoli sono pressati in modo soffice e il mosto viene avviato alla fermentazione, che si svolge in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata. La presa di spuma e la seconda fermentazione avvengono in autoclave con il Metodo Charmat o Martinotti. Valdobbiadene Brut “Dirupo” della cantina Andreola è un Prosecco Superiore, che grazie a un dosaggio moderato, esprime in modo schietto e diretto la fragranza e la freschezza tipica delle uve. Per le sue caratteristiche, è molto adatto da degustare come aperitivo o per accompagnare primi piatti di mare o a base di verdure. Si presenta di un luminoso giallo paglierino chiaro con leggeri riflessi verdolini. Il perlage è di buona finezza e persistenza, con una spuma soffice. Il profilo olfattivo è delicato e fine, con profumi di fiori bianchi, scorza d’agrumi, aromi di mela verde e pera Williams. L’ingresso al palato è morbido e cremoso, con un sorso dal frutto maturo e ricco, che anticipa un finale di buona freschezza.

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Il Prosecco di Valdobbiadene Magnum Superiore Brut "Dirupo" di Andreola è uno spumante ottenuto da uve Glera, più una piccolissima percentuale di Bianchetta e Perera. Il territorio impervio della Valdobbiadene si presta alla viticoltura. Da secoli è stato modellato dalla mano dell’uomo, che ha reso possibile la coltivazioni delle viti, grazie alla predisposizione delle catene collinari ottimamente esposte. Colline difficili da affrontare poiché presentano rive a volte anche oltre il 45% di pendenza. Viticoltura eroica. Le viti sono radicate a 300 metri di altitudine su un terreno di tipo argilloso e dal sottosuolo composto da arenaria, dalla piena esposizione a Sud. Dopo la faticosa vendemmia delle uve, in cantina i lavori di vinificazione prendono avvio con la pressatura soffice dei grappoli. Dopo la decantazione statica del mosto, inizia il processo fermentativo all’interno di tini di acciaio. La presa di spuma avviene in autoclavi e dura sino a 40 giorni. Lo spumante affina un breve periodo di 3 mesi ed è, infine, pronto per l’imbottigliamento, dopo un leggero dosaggio. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Magnum Brut "Dirupo" alla vista è caratterizzato da un bel colore giallo paglierino intenso, dal perlage fine e persistente. Al naso si avvertono piacevoli note floreali e fruttate di acacia, agrumi, pera e mela; dal finale di fieno e falce. Cremoso al palato, dettaglio che caratterizza lo stile Andreola, soffice, fragrante e delicatamente sapido. Un ottimo spumante in formato Magnum per ravvivare i momenti di festa e dall’ottimo rapporto qualità prezzo.

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Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut "Dirupo" di Andreola è uno spumante ottenuto da uve Glera, più una piccolissima percentuale di Bianchetta e Perera. Il territorio impervio della Valdobbiadene si presta alla viticoltura. Da secoli è stato modellato dalla mano dell’uomo, che ha reso possibile la coltivazioni delle viti, grazie alla predisposizione delle catene collinari ottimamente esposte. Colline difficili da affrontare poiché presentano rive a volte anche oltre il 45% di pendenza. Viticoltura eroica. Le viti sono radicate a 300 metri di altitudine su un terreno di tipo argilloso e dal sottosuolo composto da arenaria, dalla piena esposizione a Sud. Dopo la faticosa vendemmia delle uve, in cantina i lavori di vinificazione prendono avvio con la pressatura soffice dei grappoli. Dopo la decantazione statica del mosto, inizia il processo fermentativo all’interno di tini di acciaio. La presa di spuma avviene in autoclavi e dura sino a 40 giorni. Lo spumante affina un breve periodo di 3 mesi ed è, infine, pronto per l’imbottigliamento, dopo un leggero dosaggio. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut "Dirupo" alla vista è caratterizzato da un bel colore giallo paglierino intenso, dal perlage fine e persistente. Al naso si avvertono piacevoli note floreali e fruttate di acacia, agrumi, pera e mela; dal finale di fieno e falce. Cremoso al palato, dettaglio che caratterizza lo stile Andreola, soffice, fragrante e delicatamente sapido. Un ottimo spumante per ravvivare i momenti di festa e dall’ottimo rapporto qualità prezzo.

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Un'opera che raccoglie dieci anni di vita, di emozioni e di opportunità, di incontri fatti di sofferenze ma anche di vittorie. Una raccolta di storie vissute, storie di donne, di uomini e di ragazzi. Di chi intende fuggire dalla superficialità del mondo patinato, di chi si rifugia nell'amore valicando confini culturali e religiosi, di chi è in grado di insegnarci molto malgrado la malattia la limiti nel corpo, di chi cambia identità per trasgredire, di chi riscopre le proprie radici per vivere il futuro... Tutto questo e molto altro si scorge dal ciglio del dirupo. Un terreno in cui si scontrano sentimenti trasparenti e maschere rassicuranti, uno spazio dove è possibile superare, di volta in volta, i limiti per scoprire al costo di lacrime, risa e brutalità, il baratro che ci si para innanzi.

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Lena è l’unica ragazza in una classe di maschi, è testarda, spericolata, irascibile e imprevedibile. Ed è la migliore amica di Trille, suo vicino di casa riflessivo e riservato, che con lei finisce sempre per cacciarsi nei guai. Ma resisterle è davvero impossibile! Come quella volta che Lena è precipitata in un dirupo per salvare un agnellino e, per recuperarla, c’è voluto un elicottero. Versione Leggi e Ascolta Beisler. Un romanzo che si può anche ascoltare grazie all’app gratuita leggi e ascolta Beisler! Età di lettura: da 9 anni.