Offerte per: Case logic

Custodia HDD - Custodia compatta per hard drive. Tasca interna per il cavo di connessione. Doppia tonalità di colore. Adatta a dispositivi di: 11 x 8,2 x 2,1 cm.

Borsa in Nylon per videocamere. Divisorio interno per separare il carica batterie dalla videocamera. Tasche esterne laterali con chiusura a zip per cavi ed accessori. Tracolla staccabile per un trasporto comodo e sicuro. Colore: Nero con dettagli arancio. Dim. int. : 16x8,5x11 cm. Dim. esterne: 20x10x16,5 cm.

Espansione per centrali serie VEDO, 8 ingressi, liberamente configurabili come NC, NO, singolo, doppio, triplo bilanciamento e double, o uscite open collector (100 mA max) Alloggiato in contenitore plastico antifiamma colore bianco Completo di tamper anti-apertura e anti-strappo escludibili E' possibile alloggiarlo anche all'interno dei contenitori art. 30002501, 30002502 e 30002503

Dial L for Logic\n\n Film noir meets small-town life in this unique, interconnected book of puzzles, starring Larry Logic, Enigmaville's most prone-to-dramatic-monologues cop. Every group of puzzles tells a mini-story of a new case, in which all the answers combine into one final whodunit. Each chapter presents new styles of puzzles and new challenges, leading to a dramatic conclusion tracking down the criminal mastermind behind it all.

Dial L for Logic\n\n Film noir meets small-town life in this unique, interconnected book of puzzles, starring Larry Logic, Enigmaville's most prone-to-dramatic-monologues cop. Every group of puzzles tells a mini-story of a new case, in which all the answers combine into one final whodunit. Each chapter presents new styles of puzzles and new challenges, leading to a dramatic conclusion tracking down the criminal mastermind behind it all.

Tutta l'arguzia, ma anche il lato più umano di Sherlock Holmes raccontati dal fedele Watson: è infatti dagli appunti del suo immancabile \"assistente\" che emerge un lato più intimo del celebre investigatore, attratto dai misteri che pongono sfide alla logica umana, ma anche capace di prendere a cuore casi apparentemente disperati soltanto per non deludere clienti a dir poco eccentrici. In questi racconti, che si muovono sul filo dell'ironia e dell'autoironia, sempre con l'aiuto di Watson, Holmes deve risolvere strani enigmi ma anche dare una lezione ai malviventi che lo perseguitano per paura che possa smascherarli. Anche uno strano caso di vampirismo sfiderà l'intuito dei nostri eroi, poco disposti a dare credito a \"leggende\" che la mente umana non possa razionalmente spiegare... Con la prefazione dell'autore.

\"Sandel explores a paramount question of our era: how to extend the power and promise of biomedical science to overcome debility without compromising our humanity. His arguments are acute and penetrating, melding sound logic with compassion.\"\n-Jerome Groopman, author of How Doctors Think\n\nBreakthroughs in genetics present us with a promise and a predicament. The promise is that we will soon be able to treat and prevent a host of debilitating diseases. The predicament is that our newfound genetic knowledge may enable us to manipulate our nature-to enhance our genetic traits and those of our children. Although most people find at least some forms of genetic engineering disquieting, it is not easy to articulate why. What is wrong with re-engineering our nature?\n\nThe Case against Perfection explores these and other moral quandaries connected with the quest to perfect ourselves and our children. Michael Sandel argues that the pursuit of perfection is flawed for reasons that go beyond safety and fairness. The drive to enhance human nature through genetic technologies is objectionable because it represents a bid for mastery and dominion that fails to appreciate the gifted character of human powers and achievements. Carrying us beyond familiar terms of political discourse, this book contends that the genetic revolution will change the way philosophers discuss ethics and will force spiritual questions back onto the political agenda.\n\nIn order to grapple with the ethics of enhancement, we need to confront questions largely lost from view in the modern world. Since these questions verge on theology, modern philosophers and political theorists tend to shrink from them. But our new powers of biotechnology make these questions unavoidable. Addressing them is the task of this book, by one of America's preeminent moral and political thinkers.

Tutta l'arguzia, ma anche il lato più umano di Sherlock Holmes raccontati dal fedele Watson: è infatti dagli appunti del suo immancabile \"assistente\" che emerge un lato più intimo del celebre investigatore, attratto dai misteri che pongono sfide alla logica umana, ma anche capace di prendere a cuore casi apparentemente disperati soltanto per non deludere clienti a dir poco eccentrici. In questi racconti, che si muovono sul filo dell'ironia e dell'autoironia, sempre con l'aiuto di Watson, Holmes deve risolvere strani enigmi ma anche dare una lezione ai malviventi che lo perseguitano per paura che possa smascherarli. Anche uno strano caso di vampirismo sfiderà l'intuito dei nostri eroi, poco disposti a dare credito a \"leggende\" che la mente umana non possa razionalmente spiegare... Con la prefazione dell'autore.

\"Sandel explores a paramount question of our era: how to extend the power and promise of biomedical science to overcome debility without compromising our humanity. His arguments are acute and penetrating, melding sound logic with compassion.\"\n-Jerome Groopman, author of How Doctors Think\n\nBreakthroughs in genetics present us with a promise and a predicament. The promise is that we will soon be able to treat and prevent a host of debilitating diseases. The predicament is that our newfound genetic knowledge may enable us to manipulate our nature-to enhance our genetic traits and those of our children. Although most people find at least some forms of genetic engineering disquieting, it is not easy to articulate why. What is wrong with re-engineering our nature?\n\nThe Case against Perfection explores these and other moral quandaries connected with the quest to perfect ourselves and our children. Michael Sandel argues that the pursuit of perfection is flawed for reasons that go beyond safety and fairness. The drive to enhance human nature through genetic technologies is objectionable because it represents a bid for mastery and dominion that fails to appreciate the gifted character of human powers and achievements. Carrying us beyond familiar terms of political discourse, this book contends that the genetic revolution will change the way philosophers discuss ethics and will force spiritual questions back onto the political agenda.\n\nIn order to grapple with the ethics of enhancement, we need to confront questions largely lost from view in the modern world. Since these questions verge on theology, modern philosophers and political theorists tend to shrink from them. But our new powers of biotechnology make these questions unavoidable. Addressing them is the task of this book, by one of America's preeminent moral and political thinkers.

Mensola da parete con vani 91x17cm bianco Kerry Le case moderne sono sempre meno spaziose e l’arte di arredare è sempre più alla ricerca di sistemazioni logiche: prova la nostra Mensola da parete Kerry!Si tratta di una mensola facilmente applicabile alla parete dotata di 4 vani a vista in cui è possibile riporre accessori, suppellettili, libri, riviste. Scegliere una mensola di design non è semplice in quanto non è solo un ripiano porta oggetti ma diventa di fondamentale importanza nell’arredamento delle tue stanze. Non rinunciare alla funzionalità della mensola da parete Kerry: dona armonia tra gli elementi! Il prodotto è disponibile in altre finiture. CARATTERISTICHE MENSOLA DA PARETE KERRY: dimensioni: L.90,5 x P.17,8 x H.17 cm materiale: melaminico finitura: bianco 4 vani CURA MENSOLA DA PARETE KERRY:  Spolverare con un panno di cotone o lino inumidito e asciugare con un andamento orizzontale o verticale per evitare gli aloni.

Amore è il posto in cui Luce custodisce il suo cuore, ma è anche il posto, in centro a Milano, in cui i cornetti si mischiano con nuvole di zucchero a velo e dove ogni fiore ha un suo significato. Giacomo invece, si affida completamente alla logica e alla matematica, ma non solo per progettare nuove case. È grazie al piccolo Edoardo se i loro occhi si scontrano per la prima volta. E non c’è niente che il destino possa fare per opporsi. Ma Luce e Giacomo già lo sanno che le mancanze sanno scavare solchi profondissimi. Quello che non sanno è che certe persone, anche dopo poco, te le senti addosso, quasi come se diventassero la tua seconda pelle. Le conosci come se fossero una stanza di casa tua. Capita che alcune strade siano già decise senza che nessuno possa farci niente. Qualche volta, sai già cosa potrebbe accadere, eppure fai tutto lo stesso. Perché non importa quale finale ti riservi la vita, quello che vuoi è soltanto che certe storie inizino. Al diavolo il loro non sapere finire se tanto, poi, l’unica cosa che desideri è vederle cominciare.

Il genere \"paesaggio\" è sostanzialmente estraneo alla cultura figurativa greca e romana. I paesaggi raffigurati sulle pareti delle case romane sono paesaggi tipizzati, con un continuo ripetersi degli stessi motivi, e con una noncuranza per un qualsivoglia sistema prospettico costruito secondo una logica matematica unitaria. Ogni pittura è composta da oggetti che vivono più o meno isolatamente dagli altri in uno spazio continuamente negato come elemento unificante. Era diffusa, invece, la pittura cartografica che voleva la mano di veri pittori di paesaggi, detti \"topographoi\", i quali, pur adottando le medesime tecniche e formulazioni prospettiche della grande pittura di fantasia, producevano vere e proprie carte \"corografiche\", come la Città dipinta dal Colle Oppio o la Zuffa tra Pompeiani e Nucerini presso l'anfiteatro da Pompei, simili per molti versi a quelle moderne prodotte lungo la Galleria delle Carte Geografiche nei Palazzi Vaticani.

This timely intervention into composition studies presents a case for the need to teach all students a shared system of communication and logic based on the modern globalizing ideals of universality, neutrality, and empiricism. \n\nBased on a series of close readings of contemporary writing by Stanley Fish, Asao Inoue, Doug Downs and Elizabeth Wardle, Richard Rorty, Slavoj Zizek, and Steven Pinker, this book critiques recent arguments that traditional approaches to teaching writing, grammar, and argumentation foster marginalization, oppression, and the restriction of student agency. Instead, it argues that the best way to educate and empower a diverse global student body is to promote a mode of academic discourse dedicated to the impartial judgment of empirical facts communicated in an open and clear manner. It provides a critical analysis of core topics in composition studies, including the teaching of grammar; notions of objectivity and neutrality; empiricism and pragmatism; identity politics; and postmodernism. \n\nAimed at graduate students and junior instructors in rhetoric and composition, as well as more seasoned scholars and program administrators, this polemical book provides an accessible staging of key debates that all writing instructors must grapple with.

A murder that defies logic-and a killer on the loose.\n\nEngland, 1176. Aelred Barling, esteemed clerk to the justices of King Henry II, is dispatched from the royal court with his young assistant, Hugo Stanton, to investigate a brutal murder in a village outside York.\n\nThe case appears straightforward. A suspect is under lock and key in the local prison, and the angry villagers are demanding swift justice. But when more bodies are discovered, certainty turns to doubt-and amid the chaos it becomes clear that nobody is above suspicion.\n\nFacing growing unrest in the village and the fury of the lord of the manor, Stanton and Barling find themselves drawn into a mystery that defies logic, pursuing a killer who evades capture at every turn.\n\nCan they solve the riddle of who is preying upon the villagers? And can they do it without becoming prey themselves?

'A perfect detective for our time' Stephen Fry \nA cold case that has been ignored. . . A detective who fights for the voiceless.\n\nTHE DETECTIVE\n\nBristol detective DS George Cross might be difficult to work with - but his unfailing logic and determined pursuit of the truth means he is second to none at convicting killers.\n\nTHE CRIME\n\nWhen the police dismiss a man's death as a squabble among the homeless community, Cross is not convinced; there are too many unanswered questions.\n\nWho was the unknown man whose weather-beaten body was discovered on Clifton Downs? And was the same tragedy that resulted in his life on the streets also responsible for his death?\n\nTHE COLD CASE\n\nAs Cross delves into the dead man's past, he discovers that the answers lie in a case that has been cold for fifteen years.\n\nCross is the only person who can unpick the decades-old murder - after all, who better to decipher the life of a person who society has forgotten than a man who has always felt like an outsider himself?\n\nPerfect for fans of M.W. Craven, Peter James and Joy Ellis, The Dentist is part of the DS George Cross thriller series, which can be read in any order.\n\nWhy readers love George Cross...\n\n'The fact that Cross has been diagnosed with autism spectrum disorder makes him just as intriguing as the murder mystery' The Times \n'A British detective for the 21st century who will be hard to forget' Daily Mail \n'A compelling, suspenseful police procedural with an intimate, positive insight into living on the autistic spectrum' Woman \n'Brilliant, socially awkward with a mind for puzzles second to none' Reader Review \n'An excellent, excellent read' Reader Review

This timely intervention into composition studies presents a case for the need to teach all students a shared system of communication and logic based on the modern globalizing ideals of universality, neutrality, and empiricism. \n\nBased on a series of close readings of contemporary writing by Stanley Fish, Asao Inoue, Doug Downs and Elizabeth Wardle, Richard Rorty, Slavoj Zizek, and Steven Pinker, this book critiques recent arguments that traditional approaches to teaching writing, grammar, and argumentation foster marginalization, oppression, and the restriction of student agency. Instead, it argues that the best way to educate and empower a diverse global student body is to promote a mode of academic discourse dedicated to the impartial judgment of empirical facts communicated in an open and clear manner. It provides a critical analysis of core topics in composition studies, including the teaching of grammar; notions of objectivity and neutrality; empiricism and pragmatism; identity politics; and postmodernism. \n\nAimed at graduate students and junior instructors in rhetoric and composition, as well as more seasoned scholars and program administrators, this polemical book provides an accessible staging of key debates that all writing instructors must grapple with.

A murder that defies logic-and a killer on the loose.\n\nEngland, 1176. Aelred Barling, esteemed clerk to the justices of King Henry II, is dispatched from the royal court with his young assistant, Hugo Stanton, to investigate a brutal murder in a village outside York.\n\nThe case appears straightforward. A suspect is under lock and key in the local prison, and the angry villagers are demanding swift justice. But when more bodies are discovered, certainty turns to doubt-and amid the chaos it becomes clear that nobody is above suspicion.\n\nFacing growing unrest in the village and the fury of the lord of the manor, Stanton and Barling find themselves drawn into a mystery that defies logic, pursuing a killer who evades capture at every turn.\n\nCan they solve the riddle of who is preying upon the villagers? And can they do it without becoming prey themselves?

Il genere \"paesaggio\" è sostanzialmente estraneo alla cultura figurativa greca e romana. I paesaggi raffigurati sulle pareti delle case romane sono paesaggi tipizzati, con un continuo ripetersi degli stessi motivi, e con una noncuranza per un qualsivoglia sistema prospettico costruito secondo una logica matematica unitaria. Ogni pittura è composta da oggetti che vivono più o meno isolatamente dagli altri in uno spazio continuamente negato come elemento unificante. Era diffusa, invece, la pittura cartografica che voleva la mano di veri pittori di paesaggi, detti \"topographoi\", i quali, pur adottando le medesime tecniche e formulazioni prospettiche della grande pittura di fantasia, producevano vere e proprie carte \"corografiche\", come la Città dipinta dal Colle Oppio o la Zuffa tra Pompeiani e Nucerini presso l'anfiteatro da Pompei, simili per molti versi a quelle moderne prodotte lungo la Galleria delle Carte Geografiche nei Palazzi Vaticani.

Amore è il posto in cui Luce custodisce il suo cuore, ma è anche il posto, in centro a Milano, in cui i cornetti si mischiano con nuvole di zucchero a velo e dove ogni fiore ha un suo significato. Giacomo invece, si affida completamente alla logica e alla matematica, ma non solo per progettare nuove case. È grazie al piccolo Edoardo se i loro occhi si scontrano per la prima volta. E non c’è niente che il destino possa fare per opporsi. Ma Luce e Giacomo già lo sanno che le mancanze sanno scavare solchi profondissimi. Quello che non sanno è che certe persone, anche dopo poco, te le senti addosso, quasi come se diventassero la tua seconda pelle. Le conosci come se fossero una stanza di casa tua. Capita che alcune strade siano già decise senza che nessuno possa farci niente. Qualche volta, sai già cosa potrebbe accadere, eppure fai tutto lo stesso. Perché non importa quale finale ti riservi la vita, quello che vuoi è soltanto che certe storie inizino. Al diavolo il loro non sapere finire se tanto, poi, l’unica cosa che desideri è vederle cominciare.

'A perfect detective for our time' Stephen Fry \nA cold case that has been ignored. . . A detective who fights for the voiceless.\n\nTHE DETECTIVE\n\nBristol detective DS George Cross might be difficult to work with - but his unfailing logic and determined pursuit of the truth means he is second to none at convicting killers.\n\nTHE CRIME\n\nWhen the police dismiss a man's death as a squabble among the homeless community, Cross is not convinced; there are too many unanswered questions.\n\nWho was the unknown man whose weather-beaten body was discovered on Clifton Downs? And was the same tragedy that resulted in his life on the streets also responsible for his death?\n\nTHE COLD CASE\n\nAs Cross delves into the dead man's past, he discovers that the answers lie in a case that has been cold for fifteen years.\n\nCross is the only person who can unpick the decades-old murder - after all, who better to decipher the life of a person who society has forgotten than a man who has always felt like an outsider himself?\n\nPerfect for fans of M.W. Craven, Peter James and Joy Ellis, The Dentist is part of the DS George Cross thriller series, which can be read in any order.\n\nWhy readers love George Cross...\n\n'The fact that Cross has been diagnosed with autism spectrum disorder makes him just as intriguing as the murder mystery' The Times \n'A British detective for the 21st century who will be hard to forget' Daily Mail \n'A compelling, suspenseful police procedural with an intimate, positive insight into living on the autistic spectrum' Woman \n'Brilliant, socially awkward with a mind for puzzles second to none' Reader Review \n'An excellent, excellent read' Reader Review