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Quando, nel 1971, la Coca-Cola portò su una collina una moltitudine di ragazze e ragazzi e li fece cantare in coro, le persone capirono che era necessario unirsi per superare le divisioni che la terribile guerra allora in corso in Vietnam portava con sé. Con quel famoso spot l'azienda di Atlanta non stava tentando semplicemente di vendere una bibita esaltandone le caratteristiche, ma prendeva posizione mostrando la propria visione del mondo. Coca-Cola, Harley Davidson o Nike non vendono semplicemente prodotti, ma esprimono una narrazione che dialoga in modo ampio e profondo con il sistema culturale di un certo periodo storico, contribuendo a costruire e trasformare l'immaginario collettivo. Le persone sono alla ricerca di un sistema di valori con cui identificarsi molto di più di quanto non richiedano prodotti convenienti o servizi efficienti. È questa l'essenza del cultural branding, l'approccio alternativo al marketing e all'advertising che Douglas Holt ha per primo elaborato ed esposto in questo libro già classico ma tuttora rivoluzionario, oggi tradotto per la prima volta in italiano. Per questo Cultural Branding. Come i brand diventano icone, curato da Dario Mangano e Paolo Peverini, è un libro che, a diversi anni dalla sua prima uscita, non smette di essere attuale.
How do we explain the breakthrough market success of businesses like Nike, Starbucks, Ben & Jerry's, and Jack Daniel's? Conventional models of strategy and innovation simply don't work. The most influential ideas on innovation are shaped by the worldview of engineers and economists - build a better mousetrap and the world will take notice. Holt and Cameron challenge this conventional wisdom and take an entirely different approach: champion a better ideology and the world will take notice as well. Holt and Cameron build a powerful new theory of cultural innovation. Brands in mature categories get locked into a form of cultural mimicry, what the authors call a cultural orthodoxy. Historical changes in society create demand for new culture - ideological opportunities that upend this orthodoxy. Cultural innovations repurpose cultural content lurking in subcultures to respond to this emerging demand, leapfrogging entrenched incumbents.\n\nCultural Strategy guides managers and entrepreneurs on how to leverage ideological opportunities:\n\n- How managers can use culture to out-innovate their competitors \n- How entrepreneurs can identify new market opportunities that big companies miss \n- How underfunded challengers can win against category Goliaths \n- How technology businesses can avoid commoditization \n- How social entrepreneurs can develop businesses that appeal to more than just fellow activists \n- How subcultural brands can break out of the 'cultural chasm' to mass market success \n- How global brands can pursue cross-cultural strategies to succeed in local markets \n- How organizations can maximize their innovation capabilities by avoiding the brand bureaucracy trap\n\nWritten by leading authorities on branding in the world today, along with one of the advertising industry's leading visionaries, Cultural Strategy transforms what has always been treated as the \"intuitive\" side of market innovation into a systematic strategic discipline.
