Offerte per: Kansai

Regolatore di barba e contornoFunzionamento a batteria e a reteBatteria agli ioni di litioTempo di ricarica circa 90 min.Tempo di funzionamento circa 120 min.con stazione di ricaricaLama in acciaio inossidabilePettine attaccabile 3-7 mmIndicatore luminoso (LED verde & LED rosso)testina di rasatura rimovibile per una facile puliziascivola molto dolcemente sulla pelleGaranzia del dispositivo 2 anni

Tagliacapelliregolazione della lunghezza di taglio da 0,8 a 2,0 mmcon anello di regolazioneFunzionamento a batteria e a reteBatteria agli ioni di litioTempo di ricarica: 2 - 3 oreTempo di funzionamento: 4 oreTestina di rasatura in ceramica di titanioStazione di ricarica4 pettini di fissaggio 3, 6, 9, 12 mm Indicatore del livello di carica a LEDSistema collaudatoGaranzia del dispositivo 2 anni

Set di pettini (3, 6, 9, 12 mm) per il tagliacapelli Kansai P-200.

Il set di forbici KANSAI Japan è composto da 3 parti:Forbici per tagliare i capelli, 5,5forbici da modellismo, 5,75"" con 30 denti (denti Euro con fila di denti in alto)custodia nerainformazioni sulle forbici:Acciaio inossidabile del Giapponebassa usuraforma disassata per il miglior rilievo della manoergonomico grazie alle impugnature per il pollice sfalsatevite piattagancio da dito staccabileterra cava

Per Kansai T-100 regolatore di barba e contorno.

Per il tagliacapelli Kansai P-200.

La bacchetta Kansa, utilizzata dai praticanti ayurvedici da oltre 5.000 anni, non solo rimpolpa, decongestiona, rassoda e ammorbidisce le linee sottili, ma quando gli acidi vengono rilasciati dal corpo, crea un effetto grigio sulla pelle se utilizzata insieme allo strumento per il viso. L'effetto grigio si elimina facilmente con l'acqua e significa che la pelle è disintossicata. Il bastone Kansa è realizzato in legno di teak e metallo Kansa, una miscela di rame e stagno. Secondo l'antica saggezza, questo metallo è più curativo dell'oro o dell'argento e favorisce la capacità di guarigione della pelle.Applicazione: La bacchetta Kansa si usa per massaggiare i marma o ""punti energetici"" del corpo. Per prima cosa applicare alcune gocce del proprio siero preferito (il Radiant Rani Brightening Saffron Serum si abbina bene alla bacchetta). Il rame è un metallo curativo che potenzia gli effetti di un siero o di un olio ricco di antiossidanti mentre lo si massaggia delicatamente. Potete massaggiare nel modo che più vi aggrada. Alcuni consigli sono: Massaggiare la bacchetta con un movimento circolare antiorario intorno al centro della fronte per cinque volte. Ripetere l'operazione per cinque volte in senso orario. Disegnare per cinque volte sulla fronte il motivo a otto. Calma la mente e le emozioni, stimola la memoria e migliora la concentrazione. È utile anche per il mal di testa da sinusite. Massaggiare la fronte per cinque volte con una leggera pressione a zig-zag. Stringere i denti in modo da sentire il muscolo della mascella. Massaggiare questo punto con una pressione decisa e un movimento circolare con la bacchetta. Ripetere cinque volte. Eseguire cinque cerchi sullo zigomo con una pressione decisa. Spostarsi sotto lo zigomo. Massaggiare verso l'alto e verso il basso con una pressione decisa, dall'angolo della bocca al lobo dell'orecchio e di nuovo all'angolo della bocca. Passare alla linea della mascella. Dall'orecchio scendere lungo la mascella fino al mento, dal mento tornare indietro lungo la mascella fino al lobo dell'orecchio.Scientificamente provato. Radicato nei rituali. Trattamento ayurvedico + adattogeno, clinicamente testato, per la pelle e i capelli. Fondata nel 2017, RANAVAT sfrutta il potere e la scienza comprovata dell'Ayurveda e degli adattogeni per creare prodotti lussuosi e clinicamente testati per la cura della pelle e dei capelli.

Dopo un lungo periodo di ricerca personale prima in Francia e poi in Giappone, nel 2020 Clément Sans entra come novizio ad Antaiji, un tempio situato in mezzo alle montagne nel Kansai, sull’isola di Honshū. In questo monastero che ospita una piccola comunità che vive in regime di autosufficienza e unisce una disciplina marziale a una spiritualità sorprendentemente moderna, diventa monaco un anno dopo col nome di Tōzan. \"Unsui\" (letteralmente «acqua e nuvole», il nome dato al novizio zen per ricordargli che quello in cui si muoverà è un universo instabile e fragile) è il racconto puntuale e suggestivo della sua esperienza quotidiana: le lunghe ore di meditazione, il lavoro nei campi, le semplici attività necessarie alla vita della comunità (fare le pulizie, cucinare, far fermentare le verdure), i dialoghi con i maestri, i riti, e anche il suono delle campane. Di zen e di buddhismo si parla molto in Occidente, spesso in modo superficiale, quando non «consumistico». Quello intrapreso da Tōzan, e narrato con sensibilità e partecipazione, è un percorso di approfondimento di una spiritualità antichissima, ma soprattutto un cammino di autoconoscenza, per essere nella verità dell’istante e stabilire un rapporto con la propria autentica natura e con il mondo, qui e ora.

Dopo dieci anni trascorsi in Giappone, Cina e Vietnam, Patrick Holland ci racconta le storie di un occidentale alle prese con la complessità dell'Oriente. Un viaggio, quello di Holland, che attraversa la regione giapponese del Kansai - da Osaka all'area sacra dell'Oku-no-in - e continua nello Yunnan cinese e nelle città vietnamite di Saigon e La Vang. Come la sinuosa Muraglia Cinese, i racconti si snodano uno dopo l'altro, dando voce ai luoghi e alla gente che li abita, disseminati di citazioni di autori classici e moderni - da Calvino a Kawabata a Basho. Le riflessioni sul concetto di luogo e non-luogo, mortalità e mutamento, delineano un percorso geografico, sociale e antropologico che passa agilmente da un paese all'altro, come i treni presi in corsa nelle notti di Kyoto.

Renzo Piano is one of the world’s greatest living architects and creator of a host of iconic modern buildings, including the Pompidou in Paris, the Menil Collection in Texas, Kansai Airport in Japan, the Shard in London and the new Whitney Museum of American Art in New York.\n\n Written and created in collaboration with the Piano Foundation in Genoa, this richly illustrated volume covers the early work as well as the most recent designs, making a complete survey of his career to date. Starting with his beginnings with the Pompidou Centre in the 1970s (in collaboration with Richard Rogers) the story continues up to construction of one of his latest works, a spectacular new bridge in Genoa in 2020.\n  \n The book explores all of the studio’s main projects: the public spaces and museums, airports, theatres, and libraries. As well as giving unique insights into the creative process of Piano himself, the book includes numerous unpublished designs and photographs. In the process the book reveals Piano’s unique way of handling light and space, as well as his particular attention to the social implications of the profession of architect and the relationship of buildings to their urban environment and landscape.

Tra i tanti pellegrinaggi che si possono fare in Giappone, quello di Saigoku è uno dei più importanti, lunghi e faticosi. Comprende 33 templi buddisti, tutti dedicati a Kannon, il bodhisattva della compassione, che si trovano nella regione del Kansai: molti sono nell'area di Kyoto, l'ex capitale dell'impero nel periodo Heian (794-1185), altri, i più antichi, giacciono su montagne in parte impraticabili, uno addirittura su un'isola. È faticoso raggiungerli con i mezzi pubblici, e spesso bisogna andare a piedi. Accompagnati dalle pagine dalla Storia di Genji di Murasaki Shikibu, il primo romanzo della storia, che ritrae il raffinamento estremo a cui giunse l'isolata corte di Heian, Cees Nooteboom e la fotografa Simone Sassen hanno intrapreso più volte il pellegrinaggio di Saigoku, affrontando scomodi viaggi in autobus e su treni locali, affrontando ripide salite o arrampicandosi su scale di mille gradini, registrando i progressi del viaggio con i timbri rossi dei templi e calligrafia giapponese. Saigoku è un libro da leggere, guardare e su cui meditare, che ci porta in un Estremo Oriente fatto di silenzio, bellezza, antichi miti e leggende, in un Giappone lontano dalle metropoli e dalla contemporaneità.

Tra i tanti pellegrinaggi che si possono fare in Giappone, quello di Saigoku è uno dei più importanti, lunghi e faticosi. Comprende 33 templi buddisti, tutti dedicati a Kannon, il bodhisattva della compassione, che si trovano nella regione del Kansai: molti sono nell'area di Kyoto, l'ex capitale dell'impero nel periodo Heian (794-1185), altri, i più antichi, giacciono su montagne in parte impraticabili, uno addirittura su un'isola. È faticoso raggiungerli con i mezzi pubblici, e spesso bisogna andare a piedi. Accompagnati dalle pagine dalla Storia di Genji di Murasaki Shikibu, il primo romanzo della storia, che ritrae il raffinamento estremo a cui giunse l'isolata corte di Heian, Cees Nooteboom e la fotografa Simone Sassen hanno intrapreso più volte il pellegrinaggio di Saigoku, affrontando scomodi viaggi in autobus e su treni locali, affrontando ripide salite o arrampicandosi su scale di mille gradini, registrando i progressi del viaggio con i timbri rossi dei templi e calligrafia giapponese. Saigoku è un libro da leggere, guardare e su cui meditare, che ci porta in un Estremo Oriente fatto di silenzio, bellezza, antichi miti e leggende, in un Giappone lontano dalle metropoli e dalla contemporaneità.

After fending off Keheheh and Tzveta in Russia, Shy returns to Japan, where she encounters the mysterious Ai Tennoji—a runaway Kansai girl with an unexpected background! However, Teru hardly has any time to fret over making a new friend when Amarariruku strikes again in a daring attack! With the full attention of the hero community focused on Japan, can Shy stand up to the pressure…?!

Renzo Piano is one of the world’s greatest living architects and creator of a host of iconic modern buildings, including the Pompidou in Paris, the Menil Collection in Texas, Kansai Airport in Japan, the Shard in London and the new Whitney Museum of American Art in New York.\n\n Written and created in collaboration with the Piano Foundation in Genoa, this richly illustrated volume covers the early work as well as the most recent designs, making a complete survey of his career to date. Starting with his beginnings with the Pompidou Centre in the 1970s (in collaboration with Richard Rogers) the story continues up to construction of one of his latest works, a spectacular new bridge in Genoa in 2020.\n  \n The book explores all of the studio’s main projects: the public spaces and museums, airports, theatres, and libraries. As well as giving unique insights into the creative process of Piano himself, the book includes numerous unpublished designs and photographs. In the process the book reveals Piano’s unique way of handling light and space, as well as his particular attention to the social implications of the profession of architect and the relationship of buildings to their urban environment and landscape.

After fending off Keheheh and Tzveta in Russia, Shy returns to Japan, where she encounters the mysterious Ai Tennoji—a runaway Kansai girl with an unexpected background! However, Teru hardly has any time to fret over making a new friend when Amarariruku strikes again in a daring attack! With the full attention of the hero community focused on Japan, can Shy stand up to the pressure…?!

Dopo dieci anni trascorsi in Giappone, Cina e Vietnam, Patrick Holland ci racconta le storie di un occidentale alle prese con la complessità dell'Oriente. Un viaggio, quello di Holland, che attraversa la regione giapponese del Kansai - da Osaka all'area sacra dell'Oku-no-in - e continua nello Yunnan cinese e nelle città vietnamite di Saigon e La Vang. Come la sinuosa Muraglia Cinese, i racconti si snodano uno dopo l'altro, dando voce ai luoghi e alla gente che li abita, disseminati di citazioni di autori classici e moderni - da Calvino a Kawabata a Basho. Le riflessioni sul concetto di luogo e non-luogo, mortalità e mutamento, delineano un percorso geografico, sociale e antropologico che passa agilmente da un paese all'altro, come i treni presi in corsa nelle notti di Kyoto.